Tutti sull'Argine per la pasquetta veronese

Pasquetta 2002, e come di consueto tutti sull'argine. La tradizionale gita fuori porta degli abitanti della bassa veronese diventa, come ogni anno, una vera e propria gita fuori dalla porta di casa, magari pochi metri più in la, lungo i chilometri di argini che costeggiano il fiume Adige. Sono centinaia i veronesi che, con auto, moto, biciclette, a piedi o in barca, hanno raggiunto una delle poche zone verdi della bassa, e si sono acca,pati in ogni modo, con barbecue, fuochi, tendine, lenzuola, e qualsiasi cosa sia capitata a portata di mano. E quest'anno, come lo scorso, c'eravamo anche noi di Il Punto Web, a girare, raccogliere testimonianze, curiosità. Quest'anno abbiamo girato sul lato dell'argine nel comune di Angiari. Veramente molte le persone che si sono accampate sino al tardo pomeriggio nel boschetto che in questa zona segue tutto l'andamento del fiume, tra alberi di aceri, salici e cespugli selvatici. Un rumore di fondo, quello delle decine di moto, che per tutta la giornata hanno percorso l'argine, interrotto solo nei momenti di passaggio di pattuglie dei carabinieri di Legnago, probabilmente chiamati dai residenti. L'iniziativa di certo non manca ai veronesi, e così si sono visti comparire veri e propri centri per cucinare, armati di graticole, ceste di carbone, carne a sacchi e tutto il necessario per il contorno, dalla verdura al dessert, passando per gli antipasti a base ovviamente di salumi. Numerosissimi i giovani, che hanno letteralmente invaso i pianali dell'argine creando campi da gioco per gli sport più svariati, dal calcio al rugby, su e giù per le discese della grande massa di terra che difende la pianura dalle inondazioni del grande fiume. Il sole tramonta sul fiume, dopo una calda ed assolata giornata primaverile, una delle migliori degli ultimi anni per questo lunedì di pasquetta, e i gruppi cominciano ad abbandonare i propri " accampamenti ", lasciando l'argine di nuovo al suo aspetto naturalistico incontaminato di tutto il resto dell'anno.