25enne uccisa: l'assassino confessa
Dopo un lunghissimo interrogatorio durato ben 8 ore ha confessato. Ha chiesto se avrebbe potuto rivedere i figli ed ha quindi raccontato la verità. Giorgio Avi, 36 anni, falegname di Bovolone, è l'assassino della venticinquenne Michela Ferrari, trovata morta ieri dietro l'ufficio postale di Bonavicina. L'uomo ha confessato di aver ucciso la donna nella sua macchina, la clio blu ritrovata a 200 metri da casa della Ferrari, e di averla poi portata dietro all'ufficio postale, un luogo nascosto, usato dalle coppie per appartarsi. L'uomo, ora in carcere a Verona, non ha però saputo o voluto spiegare il motivo del gesto. Ha ammesso di aver agito in preda ad un raptus di follia, e di non ricordare più bene quello che è successo realmente. L'uomo, collega e vicino della donna, si era probabilmente incontrato con la donna e all'origine dell'omicidio, attuato con un coltellino a serramanico usato dall'uomo per lavoro, c'è forse un rifiuto o una lite. L'uomo dopo l'omicidio e dopo essersi disfatto del cadavere della donna ha girato lungo le strade della campagna veronese con l'auto della donna, per poi abbandonarla dove è stata ritrovata, senza le chiavi al suo interno. I carabinieri stanno ancora setacciando la campagna alla ricerca dell'arma del delitto.
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