Acqua avvelenata: un caso a Roveredo di Guà
E' l'ultimo di una serie di casi che negli ultimi giorni sta sconvolgendo le province di Verona, Rovigo e Mantova: un giovane diciassettenne di Roveredo di Guà è stato ricoverato ieri sera all'ospedale civico di Este con forti bruciori allo stomaco dopo aver bevuto da una bottiglia di acqua minerale. Sul collo della bottiglia è stato trovato, come nei precedenti casi avvenuti a Ostiglia, Sermide e in ultimo Villafranca, un minuscolo forellino. Forellino praticato da una siringa con cui qualcuno ha introdotto nella bottiglia un liquido, spesso sapone o detersivo, che una volta ingerito dagli ignari consumatori crea dolori, talvolta anche molto acuti. La bottiglia del caso roveretano era stata acquistata poche ore prima in un supermercato di Cologna Veneta. Il giovane fortunatamente è stato presto dimesso con la prognosi di una leggera infiammazione alle vie digestive. E mentre dilaga la psicosi un tutto il nord Italia, gli esperti consigliano di capovolgere le bottiglie d'acqua prima di aprirle ed eventualmente schiacciarle leggermente per vedere se perdono e quindi se sono state manimesse. Inoltre è consigliato sbattere la bottliglia per vedere se al suo interno si crea della schiuma. Ultima precauzione necessaria, controllare l'odore e il colore dell'acqua.
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